Il dilettantismo online rovina tutto?

07Jun07

Andrew KeenEsce oggi su Il Manifesto (nell’inserto settimanale Chips and Salsa) un’intervista di Nicola Bruno con Andrew Keen, autore del libro fresco di stampa (in Usa) The Cult of the Amateur. La cui tesi centrale è che la democratizzazione dei media veicolata da Internet stia minacciando la nostra cultura, anzi: uccidendola, ribadisce il sottotitolo. Il testo offre vari spunti di riflessione: Internet non è né può essere la soluzione miracolosa per i problemi della società e della politica (duh!), l’emergere del dilettantismo diffuso, privo di verifiche di affidabilità, provoca danni a livello economico, sociale, culturale e politico. Posizioni che vanno ben oltre la semplice provocazione. Peccato però che il libro presenti parecchie falle, rivelando la stessa mancanza di accuratezza e professionalismo individuati (talvolta a ragione) come i difetti centrali delle pratiche collaborative online. Basti a mo’ di esempio questa citazione dall’intervista: “Wikipedia è un buon esempio del fallimento del modello collaborativo in termini di produzione intellettuale: non c’è nessun giudizio editoriale o una definizione delle priorità”. Grossolanità di cui non poteva non accorgersi Larry Lessig che decostruisce argutamente certe traballanti affermazioni di Keen, fino a creare un apposito Keen Reader, un wiki aperto ai contributi altrui. Come sempre, l’importante è ampliare la discussione, ben vengano gli spunti per riflettere e conversare, come rivela d’altronde lo stesso blog legato al libro — pur se occorre mettere sempre bene i puntini sulle i. Ci tornerò su non appena avrò finito di leggerlo.